Si avvicina il doppio scontro decisivo del Rugby Championship: neozelandesi con alcune gatte da pelare, mentre il tecnico sudafricano vuole mescolare ancora le carte
Il Rugby Championship 2024 è in pausa questo weekend, eppure si continua a parlarne. Questo perché si avvicina il momento forse più atteso della competizione, il doppio scontro tra le due squadre più forti e iconiche: Springboks versus All Blacks.
È inoltre la riproposizione della sfida finale della Rugby World Cup 2023, vinta dal Sudafrica per 12-11 contro degli All Blacks rimasti in 14 per l’espulsione del capitano Sam Cane. I neozelandesi hanno ancora il dente avvelenato per quella sconfitta, ed ora hanno una doppia possibilità di vendicarla proprio in casa dei loro rivali.
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I due match tra Springboks e All Blacks infatti si disputeranno all’Ellis Park e al DHL Stadium, rispettivamente sabato 31 agosto e sabato 7 settembre. Nuova Zelanda che deve tornare a vincere sul Sudafrica anche per riaprire la lotta per il Rugby Championship 2024, che altrimenti scivolerà quasi inesorabilmente tra le mani di Rassie Erasmus e dei suoi Springboks.
Se il Sudafrica è tornato dall’Australia con il massimo dei punti a disposizione (10), gli All Blacks del tecnico Scott Robertson hanno esordito in casa subendo una sconfitta inaspettata con l’Argentina. Vero che nel secondo spherical i neozelandesi si sono presi una importante rivincita, ma i punti lasciati indietro con la prima battuta d’arresto segnano il divario delle due squadre in classifica.
Verso Springboks-All Blacks: le mosse di Rassie Erasmus e Scott Robertson
Scott Robertson si è detto soddisfatto per la dura risposta knowledge all’Argentina nella seconda partita, eppure avvicinandosi allo scontro titanico col Sudafrica ha alcune gatte da pelare.
Per prima in settimana è arrivata una notizia inaspettata, l’addio dell’allenatore dell’attacco Leon MacDonald dallo workers tecnico degli All Blacks. Come spiegato da Scott Robertson in una nota, ormai le divergenze tra i due erano troppo importanti: “Leon e io abbiamo avuto numerous conversazioni schiette. Come allenatori, abbiamo opinioni numerous ed entrambi concordavamo che non poteva funzionava. Entrambi teniamo molto agli All Blacks e crediamo di aver preso la decisione migliore per questa squadra”.
Dopo questo brutto colpo nello workers tecnico, poche ore fa ne è sopraggiunto un altro: il pilone Ethan de Groot, inizialmente inserito nella lista dei convocati, deve dare forfait a causa di un infortunio al collo. Per sostituirlo coach Robertson ha dovuto richiamare il pilone dei Crusaders George Bower. Infortunio, quello di de Groot, che si aggiunge a quelli di Patrick Tuipulotu e Stephen Perofeta.
Dalle parti del Sudafrica invece il tecnico Rassie Erasmus pensa di mischiare un po’ le carte ancora una volta. Già nella seconda partita contro l’Australia la formazione period stata stravolta parecchio e, secondo quanto riportato dal Rapport, il tecnico avrebbe intenzione di ritoccare qualcosa anche in vista di una sfida dura come quella con gli All Blacks.
La principale novità potrebbe riguardare la prima linea, con l’inserimento dal primo minuto del pilone sinistro Gerhard Steenekamp. Per lui si tratterebbe della prima partita da titolare, avendo alle spalle quattro presenze da subentrato. Così facendo Ox Nche tornerebbe in panchina mentre non troverebbe spazio l’esperto Steven Kitshoff.
Il Rapport sostiene anche che Pieter-Steph du Toit potrebbe essere nuovamente impiegato come seconda linea nel prossimo match, considerando una serie di assenze in questo reparto (Lood de Jager e Franco Mostert) e le condizioni di RG Snyman, in ripresa ma ancora da valutare. La rivista sudafricana conferma invece il nome di Sacha Feinberg-Mngomezulu come titolare a mediano di apertura, dopo la buona impressione fatta nelle ultime partite.
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