Non basta un secondo tempo positivo per entrare in semifinale. Per Treviso in meta Ratave, Albornoz e Fekitoa
A Pretoria i Bulls battono il Benetton 30-23 e guadagnano l’accesso alle semifinali di URC. La squadra di Marco Bortolami sfiora l’impresa a Loftus Versfled, giocando per lunghi tratti un bel rugby, mantenendo specialmente nel secondo tempo più possesso palla e più territorio dei sudafricani.
La squadra di Jack White è cinica e sfrutta le poche occasioni che si crea o che il Benetton le concede. Tre le mete per i Bulls, la doppietta di Kurt-Lee Arendse e la marcatura di David Kriel nella ripresa nel momento migliore dei Leoni. Positivo Johan Goosen al piede che realizza 17 punti, fra calci di trasformazione e di punizione.
Per i biancoverdi prova positiva di tutta la squadra, con Onisi Ratave molto attivo e coinvolto sia in attacco (vedi la meta e l’help per Garbisi) che in difesa. La prestazione di Treviso è di alto livello, sia dal punto di vista fisico che da quello attitudinale, non avendo mai mollato nemmeno nelle situazioni svantaggiose. Il quarto di finale con i Bulls dimostra che la franchigia veneta può giocare advert alti livelli nello United Rugby Championship.
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La cronaca
Calcio d’inizio e Bulls immediatamente in vantaggio dopo 25″. Il Benetton riceve il calcio d’avvio e Uren libera l’space dei 22. Le Roux effettua un chip che scavalca la difesa, Arendse è il più lesto a recuperare l’ovale e segna la prima meta della partita- 7-0.
I sudafricani mettono grande pressione a Treviso, tanto in mischia chiusa quanto nel gioco aperto giocando in velocità e dominando fisicamente. Il Benetton resiste a una seconda ondata offensiva difendendo con determinazione e al 10′ mette il naso oltre la metà campo. All’11’ Rhyno Smith centra i pali da punizione, 7-3.
Treviso è in partita, gioca un rugby semplice ma efficace e regge l’urto della fisicità dei Bulls che mostrano anche buone mani. Al 19′ i veneti segnano una meta con Ratave, lanciato lungo la linea di touche da Brex. Purtroppo per la squadra di Bortolami l’azione è viziata da un fuorigioco in maul di Ruzza, che stoppa un calcio di Papier, e il TMO Whitehouse annulla la marcatura.
Nell’azione seguente i Bulls puniscono per la seconda volta la difesa italiana. Dopo un paio di penetrazioni durissime, è ancora Kurt-Lee Arendse a portare l’ovale in meta dopo una bella sponda interna che sorprende il Benetton. 14-3 a metà primo tempo.
Treviso è viva, gioca a viso aperto a Pretoria e al 32′ segna, questa volta davvero, con Ratave. Uren batte velocemente un calcio di punizione, azione velocissima del Benetton che prende in contropiede la difesa sudafricana. La palla arriva sul lato sinistro del campo dove Ruzza gioca un offload per Fekitoa. Il centro tongano serve l’ala fijana che segna in tuffo. 14-8.
Al 36′ Johan Goosen realizza tre punti su calcio di punizione da quasi metà campo, portando a +9 il vantaggio dei padroni di casa sui Leoni. Due minuti più tardi la reazione dei biancoverdi che organizzano un’offensiva multifase (15) ben gestita dal pacchetto degli avanti. Ratave rompe il placcaggio di De Klerk e serve Alessandro Garbisi che perde il possesso del pallone mancando una meta quasi fatta, poco prima del fischio finale di Mike Adamson.
La ripresa si apre con una mischia ben vinta dal pacchetto di mischia del Benetton; sul calcio di punizione seguente Smith centra i pali. 17-11. Al 45′ Tomas Albornoz tenta un drop da circa metà campo ma la palla esce alla sinistra dei pali.
I primi dieci minuti del secondo tempo del Benetton sono molto positivi, le percentuali di possesso palla e del territorio sono a favore dei ragazzi di Marco Bortolami che però commettono delle imprecisioni. Al 51′ è Goosen advert approfittare di un tenuto dei Leoni, calcio di punizione preciso e 20-11. Stesso fallo qualche minuto più tardi, per fortuna di Treviso Goosen sbaglia il piazzato.
I veneti giocano bene, hanno le armi per mettere in difficoltà i sudafricani e concretizzano al 58′. Touche lanciata a 5m dalla meta, maul che avanza e poi pallone per gli avanti che si avvicinano al bersaglio grosso con dei decide and go ben strutturati. Dopo aver logorato la difesa dei Bulls, è Albornoz a prendere l’iniziativa: batte il suo diretto avversario e segna in tuffo. 20-18.
I padroni di casa non ci stanno e reagiscono immediatamente. Trappi i placcaggi mancati dalla difesa trevigiana che consente prima a Goosen e poi a Papier di macinare centimetri. Il mediano di mischia serve David Kriel che può segnare indisturbato. 27-18.
Il Benetton non demorde ma anzi si fa vivo nuovamente nei 22 dei Bulls. Treviso gioca un bel rugby, è solido negli impatti e mette velocità in ogni penetrazione. Dopo una lunga azione a ridosso della linea di meta, Albornoz salta due uomini con un bel passaggio servendo Fekitoa che marca per la terza volta per i Leoni. 27-23.
Negli ultimi dieci minuti di match l’obiettivo dei Bulls è chiaro: tenere lontano il Benetton dalla propria linea di meta. Lo fa con una pressione difensiva importante e l’uso del piede di Le Roux molto intelligente. Al 75′ Goosen centra i pali portando a +7 il vantaggio sui trevigiani.
Nel finale non bastano le 17 fasi a pochi metri dalla linea di meta dei Bulls per consentire a Treviso una storica rimonta. Forse la stanchezza o la voglia di recuperare il risultato provocano qualche errore di troppo che manda la squadra di Pretoria in semifinale.
Il tabellino di Bulls-Benetton
Bulls: 15 Willie le Roux, 14 Sebastian de Klerk, 13 David Kriel, 12 Harold Vorster, 11 Kurt-Lee Arendse, 10 Johan Goosen, 9 Embrose Papier, 8 Cameron Hanekom, 7 Elrigh Louw, 6 Nizaam Carr, 5 Ruan Nortje (c), 4 Ruan Vermaak, 3 Wilco Louw, 2 Johan Grobbelaar, 1 Gerhard Steenekamp
A disposizione: 16 Akker van der Merwe, 17 Simphiwe Matanzima, 18 Francois Klopper, 19 Reinhardt Ludwig, 20 Jannes Kirsten, 21 Keagan Johannes, 22 Chris Smith, 23 Sergeal Petersen
Mete: Arendse (1′, 21′), Kriel (62′)
Trasformazioni: Goosen (2′, 22′, 63′)
Punizioni: Goosen (36′, 51′, 75′)
Benetton Rugby: 15 Rhyno Smith, 14 Tommaso Menoncello, 13 Ignacio Brex, 12 Malakai Fekitoa, 11 Onisi Ratave, 10 Tomas Albornoz, 9 Andy Uren, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (c), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Simone Ferrari, 2 Bautista Bernasconi, 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosué Zilocchi, 19 Eli Snyman, 20 Niccolò Cannone, 21 Lorenzo Cannone, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacob Umaga
Mete: Ratave (32′), Albornoz (58′), Fekitoa (67′)
Trasformazioni: Smith (60′)
Punizioni: Smith (11′, 42′)
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