Finisce 10-28 al Lanfranchi di Parma, padovani che soffocano le iniziative avversarie nella ripresa e conquistano il 15esimo scudetto
La prima finale della Serie A Elite, da quando il massimo campionato italiano è stato rinominato, se l’aggiudica Petrarca Padova battendo per 10-28 il Viadana Rugby. Tornati allo Stadio Sergio Lanfranchi di Parma, il campo in cui l’anno scorso uscirono vittoriosi i rivali del Rovigo, stavolta i Tuttineri non si fanno sfuggire il 15esimo scudetto della loro storia.
Nonostante l’ottimo campionato disputato, il Viadana in finale non riesce advert impensierire davvero il Petrarca se non per breve tempo. Se nel finale del primo tempo la meta di Wagenpfeil fosse stata convalidata la partita sarebbe potuta andare diversamente; ma rimane che nella ripresa sono stati i Tuttineri a tenere in mano il pallino del gioco mentre i gialloneri si sono un po’ alla volta spenti, anche per merito della difesa asfissiante dei veneti.
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La cronaca di Viadana-Petrarca
Nel giorno della festa della Repubblica, dopo il canto degli Italiani, Viadana e Petrarca si sfidano nella finale scudetto della Serie A Elite, la prima da quando il massimo campionato italiano è stato così rinominato. Vige l’equilibrio per i primi 20′, con i calci di punizione messi a segno prima da Farias e poi da Lyle, diversi combattimenti in mezzo al campo e molti palloni rubati.
È il Petrarca a farsi vedere più volte nei 22 avversari in questo lasso di tempo, e proprio appena usciti dal primo quarto di gara ai Tuttineri (in maglia bianca) riesce il colpo pesante. Da rimessa laterale i padovani giocano velocemente l’ovale, trovando un’azione avanzante che coglie impreparata la difesa di Viadana, e portando Esposito in meta al 21′.
Nel tentativo di rispondere alla meta avversaria, i gialloneri si riversano nella metà campo avversaria ma perdono l’ovale per in-avanti; la palla arriva velocemente a Fou che trova un ottimo break e ribalta gli schieramenti, portando Petrarca nuovamente in attacco. L’azione è ancora una volta travolgente e finisce similmente a quella precedente, ma stavolta a schiacciare l’ovale è Trotta. Grazie alla precisione al piede di Lyle al 26′ il punteggio segna 3-17.
Incassato il doppio colpo Viadana cerca l’azione per riaprire la finale ma, nonostante il possesso, per diversi minuti non riesce a uscire dalla propria metà campo. Soltanto superato il 30′ i mantovani si fanno vedere stabilmente nei 22 avversari, ma riescono subito a colpire duro. La maul giallonera è avanzante, Petrarca tenta di fermarla fallosamente e l’arbitro Vedovelli non ha dubbi: è meta di punizione, al 33′ il Viadana torna al break di distanza e può contare sulla superiorità numerica momentanea col giallo ai danni di Hughes.
Come è successo prima ai padovani, la meta mette le ali ai piedi alla squadra marcatrice. Prima una nuova maul riporta i mantovani prepotentemente in avanti, nel prosieguo dell’attacco Farias allarga benissimo al piede per Wagenpfeil che sembra segnare una bellissima meta poco prima della fantastic del primo tempo. Sembra però, perché nel difficile tentativo di controllare l’ovale il terza linea pesta per un attimo la linea laterale, e stavolta Vedovelli deve annullare. Il punteggio rimane così sul 10-17 al momento in cui le squadre vanno a riposo in spogliatoio.
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Nei primi minuti del secondo tempo, ancora in superiorità numerica, Viadana non trova varchi per riavvicinarsi nel punteggio a Petrarca. Coach Pavan incomincia subito con la girandola dei cambi, mentre il tecnico dei patavini Marcato aspetta verso il 50′. Per i primi 15 minuti della ripresa sono i gialloneri a tentare di costruire di più, costretti anche dall’inferiorità nel punteggio, ma la difesa dei veneti è alta e asfissiante.
E poco dopo sono proprio i Tuttineri a mettere a segno i primi punti del secondo tempo. Trotta guadagna un fallo poco fuori dai 22 e l’esperienza di Petrarca consiglia di andare per i pali: Lyle non sbaglia e tiene Viadana a distanza di sicurezza, 10-20 al 59′. Continuano i mantovani a tentare di tornare in gioco ma, complice sempre della difesa dei veneti e la lucidità che viene meno, il loro possesso rimane sterile.
È invece Petrarca advert avere le occasioni più pericolose, prima al 68′ ma poi soprattutto al 72′ con una prolungata azione nei 22 avversari che porta infine al calcio di punizione con cui Lyle porta i suoi al 10-23. Il punteggio è più che rassicurante ma i patavini non concedono nulla nel finale al Viadana e anzi all’ultima azione del match marcano con Fernandez, per il definitivo 10-28 che vuol dire 15esimo scudetto.
Matteo Salmoiraghi
Serie A Elite: le formazioni e il tabellino della finale Viadana-Petrarca
Rugby Viadana 1970: 15 Matias Sauze; 14 Andrea Bronzini, 13 Juan Franco Morosini, 12 Tommaso Jannelli (C), 11 Alessandro Ciofani; 10 Martin Roger Farias, 9 Patricio Baronio; 8 Federico Ruiz, 7 Juan Wagenpfeil, 6 Samuele Locatelli; 5 Filippo Lavorenti, 4 Riccardo Schinchirimini; 3 Marlon Mignucci, 2 Matteo Luccardi, 1 Michelangelo Mistretta.
A disposizione: 16 Antonio Denti, 17 Fabrizio Fiorentini, 18 Rodrigo Oubiña, 19 Fabrizio Boschetti, 20 Marcello Catalano, 21 Pietro Gregorio, 22 Benjamin Madero, 23 Fabrizio Ciardullo.
Marcatori Viadana
Mete: punizione (33′)
Trasformazioni:
Punizioni: Farias (3′)
Petrarca Rugby: 15 Scott Lyle; 14 Pama Fou, 13 Andrea De Masi, 12 Marco Broggin, 11 Angelo Esposito; 10 Rodrigo Fernandez, 9 Tito Tebaldi; 8 Andrea Trotta (c), 7 Luca Nostran, 6 Nardo Casolari; 5 Enrico Ghigo, 4 Diego Galetto; 3 Gonzalo Hughes, 2 Tommaso Cugini, 1 Damiano Borean.
A disposizione: 16 Riccardo Brugnara, 17 Tomas Montilla, 18 Valerio Bizzotto, 19 Riccardo Michieletto, 20 Mariano Romanini, 21 Samuela Vunisa, 22 Lorenzo Citton , 23 Giovanni Scagnolari.
Marcatori Petrarca
Mete: Esposito (21′), Trotta (25′), Fernandez (80′)
Trasformazioni: Lyle (22′, 26′)
Punizioni: Lyle (7′, 59′, 74′)
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