La lega inglese verso un importante processo di rebranding, a partire dal nome stesso
Nei prossimi anni la Gallagher Premiership Rugby potrebbe non chiamarsi più così. Come riportato dal Instances, il principale campionato inglese sta programmando un ampio progetto di rebranding che, se spinto a tutta, potrebbe riguardare anche il nome stesso della lega.
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A parlarne all’importante quotidiano londinese è stato il responsabile dello sviluppo del campionato Rob Calder, entrato nell’organizzazione dal 2022 e a capo di questa iniziativa. L’thought del dirigente è quella di attuare un importante programma di rilancio seguendo il suggestions di tifosi, giocatori, emittenti e accomplice, per cercare di attirare nuovo pubblico e potenziali sponsor.
Rob Calder: “Se iniziassi da zero probabilmente non la chiamerei Premiership”
Un programma che avrebbe intenzione di modificare vari aspetti: dal brand all’thought di spostare in sedi neutre le semifinali di playoff, pur tenendo fisse le finali a Twickenham per i prossimi quattro anni, secondo i termini degli accordi attuali. E, come dichiarato dallo stesso Calder, il rebranding potrebbe riguardare anche il nome stesso del campionato.
“Come parte di questo [rilancio] prenderemo in considerazione anche il nome, tutte le ipotesi sono sul tavolo”, ha affermato Calder. “Stiamo valutando il nome, parlando con le emittenti, con i giocatori, con Gallagher su cosa immaginano e vogliano fare del campionato per il futuro”.
“Se iniziassi da zero probabilmente non la chiamerei Premiership”.
Calder è comunque consapevole che rinominare la lega non è la panacea a tutte le difficoltà: “C’è qualcosa che singolarmente sarà una soluzione miracolosa, come solo un nome? Probabilmente no. Ciò che è più probabile è che si tratti di un pacchetto di cose che facciamo, del modo in cui ci presentiamo e del contenuto che generiamo. Quello che conta è se le modifiche fanno parte di un pacchetto più ampio”.
Queste eventuali modifiche alla Premiership Rugby, tra cui al nome stesso, però non si imporranno subito: è improbabile che arrivino prima della stagione 2025/26, per onorare gli accordi di sponsorizzazione esistenti.
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