Tutta la delusione nelle parole dell’head coach dei Wallabies dopo la pesantissima sconfitta con l’Argentina
La sconfitta dei Wallabies per 67-27 a Santa Fe con l’Argentina è stata la peggiore di sempre registrata dall’Australia in un take a look at match. L’ultimo risultato pesante subito fu nel 1997 con il Sudafrica per 61-22.
Il margine di 40 punti è stata la seconda sconfitta più grande, dietro solo a quella per 53-8 a Johannesburg nel 2008. La squadra di Joe Schmidt è quarta in classifica nel Rugby Championship con soli quattro punti, e all’orizzonte vede la doppia sfida delicata con la Nuova Zelanda nella Bledisoe Cup.
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Joe Schmidt: “Siamo caduti da un dirupo”
“Probabilmente abbiamo messo insieme tre tempi ragionevoli, poi siamo caduti da un dirupo”, ha detto deluso l’allenatore dei Wallabies.
Joe Schmidt ha sottolineato la giovane età della squadra che quest’anno ha visto 16 giocatori debuttanti i quali, nonostante i brutti risultati, hanno avuto i loro momenti positivi: “Non seppellirò la squadra sulla base di un solo tempo. Sono giovani orgogliosi e sarà un viaggio di ritorno triste”.
“Ci serve un pò di respiro, farci forza per ciò che arriverà” ha dichiarato l’head coach dell’Australia che il prossimo 21 settembre riceverà a Sydney gli All Blacks nel quinto spherical del Rugby Championship.
Nel secondo tempo i Wallabies hanno subito ben sette mete, nove totali in 80′, favorendo con errori forzati le marcature dei Los Pumas, rovinando la festa di James Slipper, 139esimo caps per lui con la maglia del suo Paese.
Riferendosi all’Argentina, Joe Schmidt ha dichiarato: “Questo è ciò di cui sono capaci. Possono segnare velocemente e non appena non realizzi il primo placcaggio, è difficile tappare i buchi”.
L’allenatore neozelandese ha poi concluso la sua intervista con una frase che al momento sembra molto lontana: “I document arriveranno”.
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