Il pilone azzurro: “Prepareremo questo tour come fosse un Sei Nazioni. Sappiamo che le avversarie faranno di tutto per nasconderci il pallone e non farci esprimere il nostro gioco in attacco”
L’Italia torna advert affrontare un tour estivo a due anni dalla tournee europea nel 2022, quando gli Azzurri vinsero a fatica col Portogallo, soffrirono un tempo con la Romania e poi crollarono incredibilmente a Batumi sotto i colpi di una Georgia che aveva preparato quel match come fosse la partita della vita. Storicamente, gli Azzurri non hanno mai particolarmente brillato nei tour estivi, e contro Samoa (5 luglio), poi Tonga (12 luglio) e infine Giappone (21 luglio) proveranno a rompere anche questo tabù.
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Si tratta di 3 sfide in cui l’Italia parte col rango di favorita, una situazione che anche nel recente passato è stata difficile da gestire. Più volte gli Azzurri, da sempre abituati al ruolo di outsider, sono andati in difficoltà quando si è trattato di dover gestire le partite in maniera diversa, e anche questo è un ostacolo da superare, come ha raccontato Simone Ferrari alla Gazzetta dello Sport: “In passato abbiamo avuto difficoltà nel gestire la pressione di essere favoriti ma quello che è successo con la Georgia non deve più capitare. Rispetto a quella partita siamo un’altra squadra, molto più consapevole”
Il pilone ha poi proseguito rimarcando la differenza che si è creata in questi 2 anni di percorso: “Nel 2022 eravamo davvero molto giovani, ora abbiamo due anni di esperienza in più, abbiamo imparato da quegli errori e conquistato risultati importanti”.
Ferrari: “Prepareremo questo tour estivo come un Sei Nazioni”
Questo tour estivo può rappresentare anche un altro importante traguardo. Se l’Italia dovesse vincerle tutte e l’Argentina perdere con la Francia, conquisterebbe il 7° posto nel rating, un traguardo mai raggiunto prima: “Sappiamo quanto queste partite siano importanti per il nostro rating e questo tour sarà come un Sei Nazioni: ogni partita va preparata alla perfezione per poter vincere contro squadre che faranno di tutto per non farci fare il nostro gioco in attacco e nasconderci il pallone” ha spiegato Ferrari.
Il pilone azzurro ha poi concluso: “I nostri problemi sono arrivati quando siamo usciti dal “processo” e ci siamo fatti condizionare troppo dalla pressione, come nel 2023 col Galles (sconfitta 29-17 in un match considerato alla pari alla vigilia, ndr) e nel 2022 contro la Georgia”.
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