Il dirigente sportivo ha fatto la fortuna dell’Irlanda. Ci si aspettava un suo rientro a tempo pieno in patria, ma le cose hanno preso un’altra piega
Con un accordo sorprendente la Scozia ha ottenuto i servizi di David Nucifora, per un decennio direttore dell’alto livello in seno alla federazione irlandese, australiano che period atteso di ritorno in patria per mettersi al fianco di Joe Schmidt nell’opera di restaurazione del rugby down underneath.
Nucifora, 62 anni, è uno dei profili manageriali più in vista del rugby internazionale. Pur con qualche critica, ha saputo guidare per una decade il movimento irlandese a una serie di successi senza precedenti, in particolare nel campo del rugby a XV maschile. L’Irlanda è divenuta nota per le sue capacità di sistema: la distribuzione e concentrazione del talento, le capacità di sviluppare i giovani giocatori, le somiglianze nel rugby giocato dalle giovanili, dalle franchigie e dalla nazionale maggiore.
Dopo la positive delle Olimpiadi si è conclusa l’epoca di David Nucifora alla federazione irlandese. Già dall’inizio del 2024, l’australiano aveva cominciato a lavorare part-time come consulente per la federazione aussie, e tutti i segnali sembravano indicare che avrebbe poi preso in mano in pianta stabile la situazione.
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Invece dalla positive di ottobre David Nucifora sarà un impiegato della federazione scozzese. Nominalmente si tratta di un altro ruolo di consulenza part-time, con un contratto di due anni e la possibilità di mantenere fino al termine il suo attuale ruolo di consigliere della federazione australiana, per cui lavora due giorni a settimana. In realtà, spiega BBC, non ci sono dubbi sul fatto che al di là della nomina, Nucifora sarà il vero e proprio direttore dell’alto livello del rugby scozzese.
Il ruolo è rimasto vacante dopo il recente addio di Jim Mallinder, che ha chiuso la propria collaborazione con la SRU a positive giugno. Il presidente della federazione John McGuigan ha inseguito Nucifora per quasi un anno. Lo ha contattato dopo aver saputo che avrebbe terminato il proprio impiego in Irlanda, ma ha inizialmente ricevuto un rifiuto: l’australiano voleva tornare a casa. Tuttavia, dopo aver cercato altri candidati e non aver trovato nessuno che rispondesse alle caratteristiche desiderate, McGuigan è tornato alla carica ed è riuscito a siglare un accordo con Nucifora.
Una firma importante, che potrà avere un impatto decisivo su un rugby scozzese dove la punta dell’iceberg, la nazionale maggiore maschile, ha spesso avuto risultati ben al di sopra di quelli ottenuti dal resto del movimento, dove si sono viste le crescenti difficoltà delle selezioni giovanili.
Intanto le speranze che in Australia si potesse riunire la coppia Schmidt-Nucifora che tante fortune ha portato all’Irlanda sono svanite d’un colpo. Il CEO della federazione Phil Waugh, però, rassicura: “Siamo sempre stato molto trasparenti nei nostri colloqui [con David Nucifora] e non ci siamo fatti illusioni, sapevamo che sarebbe stato ingaggiato da altre federazioni. Non c’è niente di sorprendete nel fatto che andrà a lavorare con la Scozia.”
“Abbiamo un accordo con lui che terminerà alla positive di novembre. Abbiamo lavorato sull’allineamento dell’alto livello, sui contratti nazionali e sullo sviluppo dei giovani. Ovviamente al momento abbiamo un po’ di cose in sospeso, ma dobbiamo ottenere il prima possibile un nuovo contratto collettivo nazionale e ci dobbiamo assicurare di riuscire a ottenere i migliori atleti possibili attraverso il sistema dello sviluppo giovanile. Questi due progetti sono la priorità attuale.”
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