È stata un’property piena di colpi di mercato: ecco quelli più importanti, con il Benetton che ha fatto la sua parte
Lo United Rugby Championship 2024-25 è ormai alle porte. In attesa dell’inizio del torneo, previsto venerdì 20 settembre, tante squadre si sono rinforzate, alcune portando a casa dei giocatori di livello mondiale. Quest’anno l’URC si riempirà ancora di più di campioni, e anche il Benetton ha fatto la sua parte per quanto riguarda il mercato. Ecco allora i 10 acquisti più importanti dello United Rugby Championship 2024-25, come segnalato dalle stesse pagine social del Torneo.
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Siya Kolisi (Sharks)
La telenovela Kolisi, che ha tenuto banco tutta l’property, si è chiusa con il ritorno all’ovile del capitano degli Springboks. Nella scelta di lasciare il Racing 92 e tornare in Sudafrica ha pesato la volontà di stare più vicino alla famiglia, ma anche quella di essere ancora a disposizione al 100% per la Nazionale sudafricana. Anche lo stesso Rassie Erasmus, infatti, si è detto felice della scelta di Kolisi e della possibilità di averlo sempre a disposizione per i raduni.
Jordie Barrett (Leinster)
Arriverà a dicembre, dopo le Autumn Nations Sequence che disputerà con gli All Blacks, ma Jordie Barrett è già il colpo dell’anno. Il centro degli All Blacks ha fatto una scelta diversa rispetto a molti colleghi, che hanno deciso di utilizzare il famoso “anno sabbatico” per andare in Giappone, firmando invece per Leinster con la prospettiva di giocarsi tornei di alto livello – anche dispendiosi – come URC e Champions Cup.
Louis Lynagh (Benetton)
Il colpo dell’property del Benetton: Louis Lynagh arriva a Treviso dopo aver già conquistato il pubblico italiano con le sue prestazioni nelle vittorie degli Azzurri al Sei Nazioni contro Scozia e Galles. Figlio d’arte (papà Michael ha vinto un Mondiale coi Wallabies), Lynagh porta in dote ben 31 mete segnate in 67 partite con gli Harlequins, nonostante una stagione 2022-23 praticamente fermo a causa di un grave infortunio. Al Benetton è arrivato anche un altro figlio d’arte e nazionale azzurro: Matt Gallagher.
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Taakir Abrahams (Munster)
Dopo l’addio agli Sharks Abrahams ha giocato poco – ma segnato tanto – in quel di Lione: 7 mete in 13 partite sono un ruolino di alto livello, ma il 25enne ala/estremo sudafricano ha bisogno di giocare con continuità per provare a conquistare una chiamata da parte di Rassie Erasmus, e al Munster potrebbe avere più minuti.
RG Snyman (Leinster)
Se dietro Leinster si è assicurato una stella degli All Blacks, davanti ha ben pensato di prenderne una degli Springboks: dopo 5 anni nei rivali del Munster, RG Snyman arriva a Dublino con un grande bagaglio di esperienza sia internazionale sia nel mondo del rugby celtico.
André Esterhuizen (Sharks)
Dalla Premiership all’URC, anche André Esterhuizen torna a casa, anche lui agli Sharks, che quest’anno hanno messo insieme un vero e proprio squadrone.
Trevor Nyakane (Sharks)
Nella lista dei rientranti in patria c’è anche Trevor Nyakane. Anche lui, come Kolisi, lascia il Racing, e vista l’età (35 anni) probabilmente vuole chiudere la carriera in Sudafrica. Gli Sharks ringraziano e portano a casa un rinforzo di grandissima esperienza in prima linea.
Josh Ioane (Connacht)
Per Josh Ioane, 29 anni, una lunga carriera nel Tremendous Rugby tra Highlanders e Chiefs, condita anche da 2 presenze con gli All Blacks, poi la scelta: tentare la fortuna in Europa. La destinazione è Galway, casa di Connacht, la franchigia di sviluppo irlandese che si avvarrà della sua esperienza per guadagnare maggiore concretezza in cabina di regia.
Adam Hastings (Glasgow Warriors)
Scale back da un’annata sfortunata e quasi mai impiegato con Gloucester (solo in Problem Cup, mentre in campionato sono arrivate soltanto 3 presenze) Adam Hastings ha ritrovato smalto giocando 3 partite del tour sudamericano della Scozia. Che fosse necessario cambiare aria period evidente, e Hastings ha scelto di ritornare in patria, firmando per i Glasgow Warriors di Franco Smith. Non sarà facile ritagliarsi spazio nella squadra campione in carica dell’URC, ma se Hasting dovesse tornare quello di un tempo, allora il tecnico sudafricano non avrà certo problemi a schierarlo.
Callum Sheedy (Cardiff)
Mentre tanti gallesi scappano a gambe levate, travolti dalla crisi economica del movimento, Callum Sheedy va controcorrente, lascia la Premiership e ritorna in Galles, a Cardiff. Il mediano di apertura avrebbe dovuto essere l’erede di Biggar, e forse può ancora, ma una lunga serie di infortuni gli ha tagliato le gambe. Ritornare a casa è anche un modo per essere ancora più a contatto col c.t. Gatland, che in caso di buone prestazioni non esiterà a convocarlo.
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