Il pilone destro verso la prima amichevole stagionale: “Non potremmo giocare subito una gara perfetta, ma sarà importante riuscire a sviluppare le nostre piattaforme di gioco al 100%”
Terminato il ritiro di Calazo di Cadore, il Benetton è tornato advert allenarsi in Ghirada prima della trasferta di Belfast, dove i biancoverdi affronteranno Ulster nella prima amichevole della loro stagione, sabato 7 settembre alle 18 italiane.
Subito un check importante, quindi, sia per il valore dell’avversario sia per la trasferta. Come raccontato a BEN TV da Tiziano Pasquali, pilone destro del Benetton, sarà una partita difficile che però servirà a capire la situazione dei biancoverdi a 2 settimane dal debutto ufficiale, previsto sabato 21 settembre con gli Scarlets.
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“Sicuramente ci saranno errori. Sarà una partita molto dura in cui cercheremo di settare il livello in cui vogliamo giocare” ha spiegato Pasquali: “Ci piacerebbe costruire le basi su cui poi poggiare le fondamenta in vista dell’inizio del campionato. Giocare in trasferta metterà alla prova tutto il gruppo. Penso che non potremmo giocare subito una gara perfetta, ma sarà importante riuscire a sviluppare le nostre piattaforme di gioco al 100%”.
“Questo precampionato sta procedendo molto bene” ha proseguito il pilone: “Ora ci siamo ritrovati tutti insieme, anche con il gruppo dei nazionali che in precedenza period through. Abbiamo fatto una bella settimana di ritiro a Calalzo di Cadore e abbiamo fatto una prestagione intensa. Ci sono tanti giovani che hanno portato energia nel gruppo. Lavoriamo tutti insieme in vista delle prossime due amichevoli che ci diranno a che punto siamo”.
Come fatto notare da BEN TV, Pasquali è attualmente il giocatore con più presenze nel Benetton, ben 131: “A dire la verità non mi sento tanto diverso da prima. Cerco sempre di aiutare tutti, specialmente i più giovani, e quest’anno ne abbiamo diversi in squadra. Mi piace come loro siano molto attivi nei nostri confronti e ci fanno domande, cercano consigli e parlano con me, oppure con i giocatori con più esperienza come Ruzza o Lamaro. Si vede che hanno voglia di imparare”.
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