In vista del secondo spherical con gli Springboks si è accesa una polemica, e il tecnico dei Wallabies ha detto la sua
Australia e Sudafrica, dopo aver aperto le danze del Rugby Championship 2024 a Brisbane, sono pronte a darsi nuovamente battaglia dall’altra parte dell’isola dei canguri, a Perth, per la seconda giornata del torneo tra nazionali australi. Ma alcune polemiche hanno fatto capolino in queste giornate pre-partita.
Gli Springboks hanno dominato in lungo e in largo nella prima partita. Il risultato di 7-33 già cube molto, ma chi ha seguito il match può confermare che questa superiorità non si è vista solo sul punteggio ma in generale anche sul piano fisico e nell’esecuzione del gioco.
In vista del secondo spherical, però, il tecnico del Sudafrica Rassie Erasmus ha deciso di cambiare ben 10 giocatori del XV titolare; una mossa che alla stampa australiana non è piaciuta.
Diversi opinionisti hanno giudicato la scelta dell’head coach degli Springboks come “irrispettosa” nei confronti dei Wallabies. Sicuro della sua superiorità, Rassie Erasmus manderebbe in campo a Perth le sue seconde linee advert affrontare l’Australia ritenendola, secondo questa logica, un’avversaria di seconda fascia.
Australia, Joe Schmidt interviene sul Sudafrica definito “irrispettoso”
Nel corso della conferenza stampa pre-partita anche il tecnico dell’Australia Joe Schmidt ha detto la sua riguardo a questa polemica. Interpellato dai giornalisti su questo punto, l’head coach però non ha soffiato sul fuoco e anzi è stato più interessato a sgonfiarla.
“Non credo che alla base ci sia una mancanza di rispetto nei nostri confronti – ha spiegato coach Schmidt – Penso anzi che Rassie Erasmus stia agendo in maniera simile alla nostra, ovvero con l’obiettivo di allargare il più possibile la rosa a sua disposizione”.
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“Essendo stata coinvolta nel rugby internazionale per 10 anni, a un certo punto devi rinnovare la tua squadra. Non so quale fosse il numero preciso, ma la scorsa settimana gli Springboks avevano molti giocatori di oltre 30 anni nei loro 23, quindi è necessario anche per loro creare una profondità nella squadra e ringiovanirla”.
“La mia percezione è che il Sudafrica abbia profondità. Ci sono un paio di prima linea dei Bulls in [Johan] Grobbelaar e [Jan-Hendrik] Wessels e poi c’è Thomas du Toit. Penso che il rischio per Rassie sia quello di avere troppa fiducia nella sua squadra, non il fatto di puntare o meno su di noi. Come allenatore ha sempre dimostrato che gli piace cambiare un po’”, ha chiuso Joe Schmidt.
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